Proiezioni

Le opere in programma sono elencate in ordine alfabetico.
Il calendario delle proiezioni è disponibile qui.


Diritto di restare, ora! - Coproduzione Collettivo A-Films

Dal 2007 al 2008 il diritto d’asilo in Svizzera ha subìto diversi inasprimenti; tutti quelli a cui viene negata l’accoglienza possono vedersi esclusi anche dall’assistenza pubblica restringendo il settore degli aiuti solo a quelli di tipo emergenziale, della cui valutazione, definizione e modalità debbono occuparsi i Cantoni. Nel cantone Ticino, le persone che rientrano in tale provvedimento debbono cavarsela con 60 franchi svizzeri a settimana (al cambio, circa 38 euro), elargiti in forma di buoni acquisto della catena di supermercati Migros. Ma alcuni vengono costretti a trasferirsi settimanalmente dalle loro sistemazioni d’emergenza (centri di accoglienza emergenziali). Nemmeno nei cosiddetti “casi di rigore” Zurigo conosce la pietà: mentre il regolamento dei “casi di rigore” permette a persone irregolari, che vivono in Svizzera da almeno 5 anni e si sono integrate con un certo successo, di presentare istanza per la concessione di un alloggio (sono poi gli uffici cantonali per l’immigrazione che verificano le istanze e possono inoltrarle all’UFM, ufficio federale della migrazione) il canton Ticino per approvare tali istanze richiede requisiti talmente severi che in tutto il 2008 non ha inoltrato alcuna singola istanza all’UFM.
Il 19 dicembre 2008 circa 150 tra "sans-papiers" e attivisti hanno occupato la chiesa del predicatore (predigerkirche) di Zurigo per due settimane. Portavano la richiesta di una modifica "umana" al regolamento di legge sui cosiddetti ”casi di rigore”, la revoca del divieto di lavoro per coloro a cui viene negato l’asilo politico e la regolarizzazione dello status di residenti per tutti i sans-papiers. Il film dà voce a questi "invisibili" e agli attivisti che domandando un incontro con il dipartimento della migrazione di Zurigo e condannano la situazione politica attuale.
(“Dirito di restare, ora!” - Svizzera - 2009 - 30 minuti)


Il vicolo - Coproduzione Collettivo A-Films e RJI

Il film presenta gli aspetti dell’attuale situazione politica ed economica del campo rifugiati Balata a Nablus (Palestina) fornendo allo spettatore sguardi e voci di questa comunità così duramente colpita. Il film comincia mostrando i venditori di verdura e i residenti del campo profughi e si conclude in un negozio di dolci ai confini del campo; mostra una forma di occupazione a cui i palestinesi sono obbligati a causa dell’oppressione israeliana.
(“Il vicolo” - Palestina - 2007 - 14 minuti)


Indistruttibile - di Michele Citoni

Ottant'anni è durato il matrimonio tra la città di Casale Monferrato e la multinazionale Eternit: un sodalizio che ha visto unire il cemento e l'amianto (o asbesto), materiale tradizionalmente considerato "indistruttibile".
Ma gli operai della ditta, che hanno lavorato duramente e con pochi diritti per rendere possibile la cerimonia, e i cittadini di Casale, invitati alle nozze con promesse di sviluppo e ricchezza, non erano stati informati che il conto era a carico loro e si pagava con la malattia e la morte, a causa delle fibre di amianto sparse nell'aria.
Il documentario è la storia della lotta dei lavoratori e dei cittadini di Casale - quelli che ci sono ancora e quelli che non ci sono più - per liberare tutti da un pericolo impalpabile come la polvere ma letale. Portando quella minaccia nei polmoni queste persone hanno dato un contributo fondamentale alla messa al bando dell'amianto in Italia e ora chiedono la bonifica del loro territorio, l'individuazione delle responsabilità di questa tragedia ai massimi livelli e il divieto dell'uso dell'amianto in tutti i paesi.
Prodotto in occasione della partecipazione alla prima edizione del Monfilmfest di Vignale Monferrato, settembre 2003, nella sezione "Sette giorni per un film", il documentario ha ricevuto la menzione speciale della giuria e il premio del pubblico.
(“Indistruttibile” - Italia - 2003 - 60 minuti)




Licenziato 1192 - di Luciano Menaldino e Cadigia Perini

La storia dei lavoratori e delle lavoratrici Agile (società di comodo di proprietà di Eutelia, nella quale, al momento della cessione del giugno 2009, vennero fatti confluire i 1192 lavoratori Eutelia provenienti dalle principali realtà italiane del settore IT e TLC, lavoratori ex Getronics, ex Bull, ex Olivetti, ex Noicom, che la famiglia Landi aveva deciso di licenziare dopo averli depredati dei loro Tfr e di ogni bene aziendale) attraverso le immagini delle manifestazioni e dei presidi e le interviste ai protagonisti positivi della vicenda: i lavoratori. Una storia tutta italiana di malaimprenditoria, di scatole vuote, di cessioni dubbie, di poteri forti contrari allo sviluppo.
Una storia che è anche la storia della lotta dei lavoratori per la difesa del lavoro e la denuncia di un sistema distruttivo del tessuto sociale ed economico del nostro paese.
Una testimonianza spietata e puntuale contro i “ladri di lavoro” che qualcuno osò definire "imprenditori rampanti".
(“Licenziato 1192” - Italia - 2010 - 60 minuti)



Minuteria Urbana - di Dean Bulletti e Cinzia Gubini

La cooperativa Cantieri Sociali, nata nel X Municipio di Roma, è protagonista di questo documentario che rappresenta un concentrato di storie di uomini e donne che hanno ritrovato, oltre l’assistenza pubblica, la dignità in una cooperativa da loro costituita che coltiva un progetto minuto e ambizioso: mantenere il decoro, urbano e personale.
Cantieri è una cooperativa che raccoglie fra i suoi soci persone che hanno avuto problemi di droga, di carcere, di salute, che si sono rivolte ai servizi sociali per chiedere aiuto, ma che hanno poi ritagliato uno spazio di autonomia grazie alla nascita della cooperativa. Hanno visto così riconosciuta la loro utilità per l’amministrazione pubblica. I lavoratori di Cantieri sociali si occupano della manutenzione e del decoro del quartiere di Cinecittà e “Minuteria Urbana” racconta tutto questo: storie di persone che ritrovano la loro dignità ogni giorno.
Premiato come miglior film ambientato in provincia di Roma al concorso per audiovisivi Obiettivi sul lavoro, organizzato organizzato da Arci Ucca e Nidil Cgil.
(“Minuteria Urbana” - Italia - 2009 - 60 minuti)


Rosarno, il tempo delle arance - di Nicola Angrisano

...Sakà, 26 anni, richiedente asilo del Burkina Faso è visibilmente provato. Ha la paura negli occhi. È appena arrivato a Caserta per l'assemblea ma stenta a parlare, ci abbraccia e dice: "qua ci sparano come fossimo polli. Non so come ho fatto a scappare, sono stato due giorni nascosto su un albero". Volevano braccia e sono arrivati uomini.
Realizzato da Insu^tv a Rosarno nei giorni del pogrom e della deportazione dei migranti, il documentario racconta, attraverso le immagini e le parole dei protagonisti, le ragioni della ribellione contro la violenza e l'apartheid cui è seguita la vendetta della mafia e del governo.
Primo premio al Festival Visioni italiane della cineteca di Bologna.
(“Rosarno, il Tempo delle Arance” - Italia - 2009 - 30 minuti)


Storie di call center di Enrico Omodeo Salè

Un documentario che cerca di spiegare attraverso interviste, opinioni raccolte e approfondimenti il complesso mondo del lavoro dipendente nei ‘call center’ piemontesi e italiani. Nel film vengono tratteggiate varie tipologie di lavoratori della telefonia: dall’operatore ‘inbound’ a tempo indeterminato, al giovane telefonista con contratto a progetto di un giorno, passando per lo stagista che guadagna 66 euro al mese (no, non è un errore, e nemmeno un caso isolato).
La sindacalizzazione è bassa ma non mancano casi di miglioramento contrattuale dovuti a una vertenza sindacale. Nell’opera viene analizzata anche la direttiva dell’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, sulla base della quale, sia pure fra luci e ombre, sono stati stabilizzati numerosi lavoratori. Ne emerge il quadro complesso di un’Italia invisibile, troppo spesso evocata e troppo poco raccontata direttamente e senza pregiudizi di nessun tipo.
(“Storie di call center” - Italia - 2008 - 45 minuti)


Trevirgolaottantasette - di Valerio Mastandrea

Una giornata come tante in un cantiere romano che, come troppo spesso accade, diventa teatro di una tragedia evitabile. Tre virgola ottantasette è il numero delle morti bianche quotidianamente registrate in Italia; moltiplicate per 250 giorni lavorativi all'anno (ma nel caso di molti lavoratori sono molti di più) rappresentano un tributo di quasi mille vite umane interrotte. Ogni anno.
Dopo un incipit classico, Valerio Mastandrea passa a una serie di escamotage visivi che coinvolgono lo spettatore in un percorso inizialmente spiazzante e poi lentamente e insorabilmente rivelatorio che ben trasmette la sorpresa e lo sgomento di una morte repentina, tanto veloce da non poter essere subito percepita come tale da chi la subisce.
Corto d'esordio per Mastandrea regista, l'opera si è aggiudicata un prestigioso Nastro D’Argento al 62° Festival Internazionale del cinema di Venezia. Nel cast, oltre al protagonista Elio Germano, anche Marco Giallini e Jasmine Trinca.
(“Trevirgolaottantasette” - Italia - 2005 - 9 minuti)


Tutti giù per aria di Francesco Cordio

Alessandro Tartaglia Polcini, assistente di volo cassaintegrato Alitalia e giornalista, e il freelance Matteo Messina, dopo mesi di riprese hanno deciso di realizzare un documentario.
Interamente autoprodotto dagli stessi lavoratori, grazie all’appoggio dell’associazione culturale Cogito e con la realizzazione tecnica della Xanadu, Tutti giù per aria racconta quello che l’opinione pubblica non conosce della vicenda Alitalia. Una feroce campagna mediatica ha dipinto per mesi la categoria dei dipendenti della compagnia di bandiera con tinte fosche…Ma sarà stato davvero così?
L’obiettivo è puntato sui mesi caldi di contestazione di un’intera categoria, quella dei lavoratori dell’ex Alitalia, coinvolta in una centrifuga politico-economica senza precedenti. Con il passaggio a Cai, le persone che hanno perso il posto di lavoro sono state 14.000 e il nuovo contratto, entrato in vigore con il benestare dei sindacati confederali e di categoria, sembra non osservare i diritti fondamentali che dovrebbero tutelare i lavoratori assunti.
 L’anteprima nazionale si è tenuta a Roma il 1 giugno 2009, presso il teatro Ghione in via delle Fornaci 37, ottenendo un enorme successo di critica e di pubblico, tale da rendere necessaria un’immediata seconda proiezione la sera stessa dell’evento.
Con la partecipazione straordinaria di Dario Fo e Ascanio Celestini
(“Tutti giù per aria” - Italia - 2009 - 65 minuti)

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